E’ forse la skills che è più difficile da insegnare e trasmettere. Quella dove nn si finisce mai di imparare, quella dove l’esperienza conta molto.

Ma credo davvero sia una delle più importanti.

Non riesco neanche a darle un vero e proprio nome ma questa skill mette in campo Malizia, Astuzia, Diplomazia, Lungimiranza.

Se il ns obiettivo (fra i tanti) è quello di mettere i fornitori nelle migliori condizioni di lavoro possibili e rendere il cliente soddisfatto e felice, dobbiamo agire come uno smart filter (in inglese fa più fico!).

Io ho avuto nelle mie vite precedenti dei bei banchi di prova: quando ero in agenzia dovevo essere smart filter fra creativi e cliente e dovevo essere smart filter fra Cliente Mercato Italia (focalizzato su obiettivi a breve) e Cliente HQ (focalizzato su obiettivi a lungo).

Credevo di aver fatto una buona palestra ma quando sono arrivata nel mio secondo posto di lavoro nel Comitato di Torino2006 ho capito che avevo ancora tanta strada da fare perché lì dovevo essere in modalità “smart filter” nel relazionarmi con Comitato Organizzatore Locale (di nuovo, obiettivi a breve) e Comitato Internazionale (obiettivi a lungo), le dinamiche erano estremamente complesse e gli equilibri molto delicati. La mia prima lavata di capo mi ha ricordato che bisogna sempre stare in guardia. Prima di ogni azione riflettere su tutte le possibili conseguenze e implicazioni. Qui si ricollega il mio “elogio allo slow job” che postato su CHEERS! qualche tempo fa.

In molte situazioni le informazioni e comunicazioni non vanno semplicemente trasmesse, vanno prima processate e elaborate.

Ok ok e nella pratica Monica cosa significa dirai tu?

Nella pratica significa riflettere molto, decidere di omettere o aggiungere, cambiare il modo di formulare una richiesta o trasferire un commento, significa saper usare piccole bugie bianche (ehi!!! mica siamo in seminario! uccidetemi pure se non sono più degna del vostro ascolto! 😉 significa pilotare le situazioni (e a volte sì, anche le persone, ma non per recargli un danno bensì per evitarglielo!) per superare o aggirare gli ostacoli senza perdere di vista l’obiettivo finale, significa essere in grado di mantenere un clima disteso e collaborativo con tutti gli “operatori” coinvolti, significa saper intuire dove sta il compromesso prima ancora di arrivarci.

Troppe volte si scambia l’onestà con l’ingenuità.  

L’onestà è un valore in cui credo fortemente, l’ingenuità o la precipitosità nel lavoro di un mediatore possono essere la causa principale di molte situazioni scomode da cui poi è poco piacevole o difficile tirarsi fuori.

Sei d’accordo o dopo questa confessione non mi fai più amica 😉 ? Vieni a raccontarcelo su Cheers!!

Nella live call di venerdì vi racconterò qualche simpatico aneddoto! Ci sarete a raccontarmi i vostri?