Come saranno i matrimoni nel 2021? Come ci si deve muovere per organizzare un matrimonio nel 2021? Ma soprattutto, e se poi non si potessero fare?

Non è semplice my dear, provo a fare con te le mie riflessioni. Parliamo di nuovi matrimoni, non dei posticipi, anche se, molte osservazioni e riflessioni che faremo nel video possono riguardare anche loro.

Quale è la situazione?

Le notizie sui vaccini sono rassicuranti, possiamo essere ragionevolmente ottimisti.

Possiamo augurarci che inizi presto la somministrazione del vaccino (che impiegherà mesi per essere completata, si innizierà dalle categorie più esposte e più sensibili, per poi in una secondo round affrontare la massa, Fauci ipotizza di completare questo secondo step vs  la fine dell’anno prossimo, Speranza dice entro il primo quadrimestre…dobbiamo anche considerare che i due sistemi sanitari sono molto diversi)

Ci sono buoni progressi anche sul fronte dei test, sempre più veloci e affidabili.

È di pochi giorni fa l’indiscrezione che una nota società di ticketing stia ipotizzando l’esibizione di un certificato vaccinale o in alternativa di un tampone negativo effettuato nelle 72 ore precedenti per poter accedere ai concerti. Vaccino E tampone sembrano essere gli ingredienti per far ripartire la macchina dei grandi eventi nel 2021. Anche le compagnie aeree sembrano muoversi in questa direzione.

Grazie anche ai sacrifici che faremo questo inverno, Possiamo augurarci che la prossima stagione estiva possa di nuovo beneficiare di una Diminuzione della curva dei contagi come avvenuto questa estate

Tuttavia, non abbiamo certezze e abbiamo ancora taaaanti punti di domanda. Le mutazioni del virus, i tempi di distribuzione, l’efficacia, l’esitazione vaccinale, ovvero la resistenza potenziale di una parte di popolazione a farsi somministrare il vaccino… che mal di testa!

Molte coppie sono in attesa di sviluppi e non si sentono pronte a fissare una data 2021. Altre vanno dirette sul 2022. Sono in diversi gruppi e iniziano a dire che alcuni matrimoni già fissati per 2021 vengono spostati  al 2022.

MA c’è chi vuole provarci. E i fornitori hanno bisogno di lavorare, saltare a piè pari una seconda stagione is not an option per moltissime realtà.

Come affrontare  come possiamo gestire questa situazione? Come possiamo tutelare gli sposi senza far morire un intero  settore?

Noi professionisti del wedding siamo molto matrimoniocentrici. Ma vediamo cosa succede in altri settori che affrontano lo stesso problema.

Nello sport o Nella locazione vediamo la tendenza verso la ripartizione del rischio:

  • la squadra di basket che propone contratti dove paga gli atleti in funzione del campoionato effetivamente giocato,
  • il locatario, l’affittuario che propone di poter rinegoziare il contratto nel caso di comprovata interruzione dell’attività lavorativa causa Dpcm.

Nei tour operator, nelle compagnie aree, in AirB&B, Booking e compagnia cantante vediamo l’incentivazione di politiche di cancellazione/riprenotazioni flessibili.

In sostanza, si cerca di incentivare i clienti a non bloccarsi.

Dovremmo renderla in qualche modo una scommessa che si può  vincere o al massimo non vincere, ma non si può perdere.

Come?

Minimizzare il danno psicologico e sociale.

Innanzitutto gli sposi devono pienamente consapevoli della situazione e devono approcciare questa sfida con il giusto mindset.

Devono essere pronti a rivedere i loro piani e le loro aspettative. Non abbiamo certezze. Se pensano di non riuscire ad affrontare con la necessaria serenità questa situazione, meglio attendere o fissare direttamente una data nel 2022. Altrimenti è una sofferenza per loro e per chi lavora con loro. I danni di cui parlavamo possono anche essere psicologici ed emotivi. E vanno minimizzati con Leggerezza e  positività. Positività non nel senso di ottimismo cieco, ecco sposa, non devi partire pensando “sono certa che tutto si risolverà in tempo e andrà tutto bene”. Devi pensare che andrà tutto bene perché SE NON si risolverà tutto in tempo, non subirai dei danni economici e appena sarà possibile festeggerai come hai sempre desiderato.

Quando il mondo ci è crollato addosso a marzo, sono stati molti i fornitori ad accordare alle coppie una riprogrammazione nell’autunno o nell’anno successivo, dando disponibilità nei wend, senza costi aggiuntivi, anche in assenza di un Dpcm che rendeva di fatto impossibile assolvere agli obblighi contrattuali. ad es una mia coppia residente a Singapore, che doveva sposarsi il primo wend di settembre,  spaventata dalla situazione,  già ad aprile ha chiesto e ottenuto la collaborazione dei fornitori  per spostare su un wend dell’anno successivo senza incorrere in extra costi.

Ci sta, COVID è arrivato come un fulmine a ciel sereno e molti fornitori si sono voluti dimostrare disponibili con i loro clienti, spaventati, frastornati, colti alla sprovvista.

Ora non siamo più in quella situazione. La pandemia è in corso ed è un evento noto.

Chi adesso decide di iniziare l’organizzazione del suo matrimonio, lo fa – o quantomeno dovrebbe farlo- con un altro tipo di consapevolezza e non potrà essere accordato lo stesso tipo di flessibilità, ce lo dice  anche la nostra collega Valeria nel suo articolo “Matrimonio nel 2021 e coronavirus: tutto quello che devi sapere”.

Potrebbero essere necessari un’eventuale riduzioni del numero e l’osservanza delle norme in vigore in quel momento. Avevamo già parlato di quanto possano essere densi di significato i matrimoni intimi e sono in molti a identificarla come nuova “tendenza” 2021.

Sta di fatto che per molte coppie potrebbe non essere la soluzione. Altresì, per molti fornitori gli incassi derivanti da un microwedding sarebbero davvero marginali (se ad es. potrebbe non cambiare molto per un fotografo, per un catering sarebbe tutta un’altra storia).

Minimizzare il danno economico e distribuendo i rischi.

I danni economici maggiori li hanno subiti gli sposi che a seguito di un Dpcm, hanno dovuto a pochissimi giorni dall’evento ridimensionare il numero di invitati o posticipare la loro data.

Acquisti già fatti, ordini già partiti, e un sacco di fiori, forniture o cibo buttati via.

E non è successo solo in Italia.

Poteva essere evitato?

I due Dpcm di ottobre sono arrivati dopo settimane in cui la curva del contagio si stava alzando in modo esponenziale. Già a fine settembre l’avevamo vista impennarsi.

Potrebbe essere stata una scelta degli sposi, che hanno sperato fino all’ultimo di “sfangarla”, hanno sperato che le nuove disposizioni tardassero ad arrivare, oppure potrebbe essere stata una scelta “obbligata” perché i fornitori non hanno voluto accordare l’ennesimo posticipo in assenza di un Dpcm.

Dobbiamo incentivare un lavoro di squadra.

Bisogna imparare a progettare in modo più flessibile.

Anche in assenza di Dpcm, se a 2/3 settimane prima dell’evento l’andamento della curva dei contagi è in sensibile crescita, si dovrebbe poter concordare una riprogrammazione dell’evento senza che le parti incorrano in un danno.

2/3 settimane prima dei Dpcm di ottobre la curva era già in crescita esponenziale. A partire da fine settembre/ inizio ottobre la curva ha iniziato ad impennarsi. Chi è andato avanti sperando di “sfangarla” ha corso un grande rischio e l’audacia non è stata premiata.

2/3 settimane è il tempo utile per processare gli ordini e acquisti più significativi: fiori e materie prime del catering (e materiali stampati, ma generalmente per un investimento più contenuto).

Posticipare un evento con 2/3 settimane di preavviso per il fornitore comporta danni relativi al mancato guadagno: ricorda, in questo caso tu stai rimandando in una situazione di incertezza, se pur molto rischiosa, stai rimandando senza un Dpcm che di fatto impossibilita le parti ad adempiere.

Per cui, in quale situazione i fornitori possono accordarti questa flessibilità?

La risposta potrebbe essere nelle date infrasettimanali, sia per la prima programmazione che per gli eventuali posticipi. E parliamo di infrasettimanali VERI, principalmente il lunedì, il martedì e il mercoledì, giorni che molto raramente vengono occupati.

Ecco, confrontandomi con un po’ di fornitori mi sembra di capire che su un giorno infrasettimanale la flessibilità viene concessa molto più facilmente.

E questa flessibilità, potrebbe non solo esserci di grande aiuto per eventualmente posticipare il nostro evento, ma anche, eventualmente, per anticiparlo.

Immagina di poter fissare una “flex date” per la stagione 2021. Immagina di organizzare il tuo evento durante l’inverno e avere una squadra pronta a finalizzarlo nell’arco di 2/3 settimane al tuo “GO” . Immagina una squadra di fornitori che condivide con te un calendario date dove puoi verificare le loro disponibilità.

Non sarebbe molto rassicurante per i clienti? Io credo di sì.

E’ una soluzione che va bene per tutti? Decisamente No, ma potrebbe funzionare per alcuni. E sono dell’idea che le proposte e le riflessioni vadano fatte circolare per stimolarne di nuove e migliori. Perché LA soluzione perfetta non esiste.

Ci sono ovviamente una serie di accorgimenti di cui dovremmo tenere conto:

Abbiamo detto che occorre lasciare tutte le attività di finalizzazione e produzione alle ultime settimane. Attendere quindi per far partire ordini di acquisto, attendere a organizzare le timeline e la logistica nel dettaglio, a mandare in produzione gadgets/stampati, ad acquistare fiori ed accessori. Savasandire che dovremo quindi limitare il nostro campo di azione e non scegliere allestimenti “fuori standard”.

Ad es. Spesso i fioristi sono felici di investire in nuovi materiali e accessori, qualora ritengano possano poi essere riutilizzati in futuro. L’approvigionamento di questi materiali deve venire generalmente fatto con anticipo rispetto all’acquisto dei fiori/verdi. Una fiorista con ci collaboro mi ha raccontato di aver acquistato più di una dozzina di candelabri molto belli e particolari ed averne poi utilizzati solo 3 a causa del primo dpcm e del contenimento del numero ospiti. Ha poi trovato un accordo con la coppia per dividersi i costi di acquisto dei materiali non utilizzati. Nel panorama attuale, conviene essere più prudenti.

Occorrerà poi tenere in considerazione in fase di progettazione quelle che sappiamo già fin d’ora essere le norme di comportamento necessarie per svolgere eventi minimizzando il rischio di contagio.

Tutto quanto sopra ci fa riflettere anche su una seconda possibilità/opportunità.

Quella di organizzare matrimoni molto velocemente. Si può fare. Il mio record sono state 3 settimane, è successo un po’ di anni fa e non a causa di una pandemia, purtroppo c’era un problema di salute molto grave di un membro della famiglia, e abbiamo corso dei matti per permettergli di vivere quel giorno. E’ una storia triste. Ma era per dire che è possibile. Certo, prevedendo questa situazione con anticipo, potremmo arrivare con dei progetti già strutturati e renderlo un vero asset.

Sempre ciacolando con i fornitori, sembra che siano state parecchie le coppie a convolare velocemente anche in questa stagione 2020. Erano stati fermi in attesa di capire gli sviluppi, hanno visto una finestra e ci si sono infilati. Perché non pensare e strutturare meglio questa situazione per renderla più facilmente accessibile? Credo che i quick wedding possano rappresentare una opportunità per il nostro settore.

Per oggi ci fermiamo qui. Abbiamo già nutrito i nostri criceti con delle belle carotine.

Oggi più che mai, dobbiamo cercare di restare in ascolto dei bisogni, dobbiamo restare fluidi e pronti a cogliere le opportunità.

Se sei o vorresti diventare  una wedding planner, amica, Non sarà facile, e se stai pensando di lanciarti in questa sfida devi partire con strategia, competenze, strumenti…e con un paracadute. Perché devi essere pronta a volare ma devi anche avere un paracadute se per qualche ragione ti ritrovassi le tue ali legate.

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Note approfondimento:

https://timgate.it/sport/altrisport/basket-clausola-covid-stipendi-giocatori.vum

https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2020/10/29/151522-contratto-di-locazione-perche-e-fondamentale-la-clausola-covid-e-cosa-prevede

https://www.airbnb.it/resources/hosting-homes/a/answers-for-travelers-about-covid-19-153

https://www.iatatravelcentre.com/world.php

https://medium.com/@cindy_savage/covid-weddings-contracts-rescheduling-c8803007d21f

https://cameronzegersphotography.com/covid-19

https://apnews.com/article/virus-outbreak-wedding-planners-ap-top-news-new-york-weddings-c4a26dc4207cd18b1325cac26cca0faa

https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2020/10/29/151522-contratto-di-locazione-perche-e-fondamentale-la-clausola-covid-e-cosa-prevede

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