Una parte essenziale del nostro lavoro e’ quella di mettere tutti i fornitori coinvolti nella condizione di potersi esprimere al meglio.

Un wp dovrebbe definire il territorio in cui ogni fornitore potrà operare e segnare per tutti la direzione da seguire. Non è una performance individuale. Il direttore d’orchestra assegna uno spartito e suggerisce i modi e i tempi degli ingressi per ottenere un amalgama perfetta di tutti gli elementi.

E’ corretto che un wedding planner dica a un fornitore cosa deve fare? o in questo modo si limita la creatività del fornitore e non ci si fida delle sue capacita’?

Io penso che il wedding planner sia il solo ad avere una chiara e completa visione del progetto che si sta andando a realizzare. Il wp deve definire in accordo con il cliente il mood ed eventualmente il concept creativo dell’evento, e dopodiché guidare e coordinare i fornitori all’interno di quella vision, nel rispetto di budget e logistica. Questo è a mio avviso l’unico modo per portare a casa il risultato.

Il wp DEVE trasferire un brief piuttosto dettagliato al fornitore (fiorista, catering, allestitore o chicchesia) e io non credo che questo brief limiti in qualche modo la creatività del fornitore, bensì si mette il fornitore nella condizione di esprimersi al meglio. Essere creativi non significa avere l’idea bellissima, ma trovare la migliore fra quelle potenzialmente giuste e praticabili. E’ anche più semplice e meno time consuming per lo stesso fornitore.

Quando lavoravo in agenzia di pubblicità il cliente passava SEMPRE un brief dettagliato all’agenzia e l’agenzia esercitava la sua creatività all’interno di quel territorio. Tanto meglio viene definito il territorio tanto più “giusta” potrà essere l’idea. A sua volta l’agenzia passava SEMPRE un brief dettagliato alla casa di produzione/fotografo etc e all’interno di quel brief che il fornitore lavorava per proporre una sua personale interpretazione.

I fornitori con cui mi piace lavorare sono collaborativi, pronti all’ascolto, a recepire i miei input, per poter ottenere quella visione di insieme che è stata concordata con il cliente in sede progettuale.

E io vi giuro non credo di tarpare le ali alla loro creatività anzi, spesso mi stupiscono con idee fantastiche che sono pero’ perfettamente rispondenti al mio brief. Ovvio bisogna fare moooolta attenzione alle “invasioni di campo”, come dico sempre, ognuno deve fare bene il suo mestiere. Quindi anch’io dovrò essere pronta a recepire i loro suggerimenti e le loro osservazioni. Quando si apre un dialogo dove ognuno migliora le performance dell’altro il risultato non può che essere ottimo.

E dobbiamo avere rispetto per i fornitori, non approcciarli in modo aggressivo, e conquistare nel tempo anche il loro rispetto, la loro fiducia e una certa autorevolezza. Solo cosi’ la squadra funziona. Ma questo merita un post, quello di mercoledì prossimo 😉

Nella LIVE di venerdì invece, riprendiamo questo argomento e ci riflettiamo insieme. Sei dei nostri? Ti aspetto su CHEERS!