Si avvicina la fine dell’anno e come ogni anno siamo qui a guardarci indietro, e a guardarci avanti.

La mia parola dell’anno 2017 è stata ACTION. Perché volevo scrollarmi di dosso quella paura che ti frena dal fare cose nuove, quella vocina che ti dice “non ancora”, “è presto”, “non è ancora perfetto”.
E ACTION è stata. Ho fatto tanti lanci di borsa (chi mi segue da un po’ sa che con i modi dire non ci azzecco mai, per cui “lanciare il cuore oltre l’ostacolo” è diventato “lanciare la borsa oltre l’ostacolo” perchè si sa no? quando butti una borsa piena di chiavi, portafoglio, carte di credito e cellulare senza back up saresti disposta non solo a saltare oltre l’ostacolo ma probabilmente anche a svuotare un cassonetto 😉

La mia insegnante di yoga qualche giorno fa ci spiegava che insegnare al corpo a funzionare in modo non meccanico è solo uno strumento per direzionare il pensiero nella stessa direzione.

In sostanza, siccome è molto difficile far funzionare il pensiero in modo non meccanico e liberare la nostra coscienza, iniziamo a lavorare sul corpo, perchè quello è un lavoro più facile, più immediato, su cui sappiamo di avere controllo. Mentre pratichiamo yoga, e ci mettiamo in tutte quelle strane posizioni, impariamo a respirare in un altro modo, e attraverso il respiro impariamo a controllare anche il nostro pensiero e la nostra coscienza.

Il guru indiano di cui non ricordo il nome, proseguiva la mia maestra, diceva qualcosa del tipo: “se vedete qualcuno triste, afflitto, depresso, demotivato, scarico, non state a cercare di convincerlo che deve tirarsi sù, che deve pensare positivo, non consolatelo. Piuttosto mettetelo in piedi, fategli spalancare le braccia, sollevare il mento e fategli fare grandi respiri “.
Agiamo. Interveniamo su qualcosa su cui abbiamo controllo! 

Non è che la paura non sia ammessa. Come dice una certa Gilbert “è la paura che ci tiene in vita. La paura ci serve, è servita alla razza umana per evolversi. Ma quando non stiamo rischiando la vita, o quella dei nostri cari -o tutto il patrimonio familiare aggiungo io ;-)- la paura va messa a tacere”. “Grazie di esistere paura, ti vedo e ti sento, ti sorrido e vado avanti”.

Quindi, alle volte anche facendomela sotto, ho lanciato la borsa.
Sto ancora cercando la mia parola dell’anno 2018 ma avrà qualcosa a che fare con l'”intenzionalità“. Ho dimostrato a me stessa di saper lanciare, di saper sorridere alla mia cara amica paura (mezzo sorriso l’ho fatto pure alla sua cugina ansia ;-), che le sta sempre appresso) ma l’anno prossimo voglio essere più intenzionale. Qualche lancio in meno ma prendere meglio la mira ecco.

E tu? Hai tenuto fede alla tua parola dell’anno? Hai già trovato quella nuova? Spero tu sia già in CHEERS! e voglia venire a raccontarcelo. Se per caso ancora non ci fossi….che aspetti? E’ un luogo (un gruppo chiuso Facebook) dove le wedding planners si confrontano, riflettono, e crescono insieme.

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